Lo strangolatore di Boston, noto anche come Albert DeSalvo, è stato un serial killer attivo nella città di Boston negli anni '60. DeSalvo è stato coinvolto in una serie di omicidi e aggressioni sessuali tra il 1962 e il 1964.
Il suo modus operandi consisteva nell'assicurarsi di entrare in case di donne sole, solitamente anziane, fingendo di essere un rappresentante di vendita o un operaio. Una volta dentro, le aggrediva, le violentava e le strangolava con una calza o un altro oggetto. Dopo gli omicidi, DeSalvo spesso ripuliva attentamente la scena del crimine per non lasciare tracce.
Il numero esatto delle sue vittime non è mai stato confermato, ma si stima che abbia ucciso almeno 13 donne. Sono state individuate delle somiglianze tra i suoi crimini e gli omicidi precedenti nel quartiere presso un'area nota come "Zone strangle" (zona degli strangolamenti).
DeSalvo è stato arrestato nel 1964 per reati non correlati agli omicidi, ma durante il suo periodo di detenzione ha confessato di essere lo strangolatore di Boston. Tuttavia, le confessioni erano confuse e inconsistenti, provocando dubbi sulla sua effettiva responsabilità per tutti i crimini. DeSalvo non è mai stato condannato per gli omicidi e nel 1973 è stato ucciso in prigione da un compagno di cella.
Nonostante i dubbi e le incertezze su alcuni aspetti del caso, lo strangolatore di Boston è stato uno dei casi di serial killer più noti e inquietanti nella storia degli Stati Uniti. Ha suscitato molta paura e ha influenzato la percezione pubblica sugli sconosciuti che bussano alle porte delle case.
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